Il Piano dell'area protetta

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La Riserva Naturale del Lago di Vico è stata istituita con la legge regionale n. 47 del 28 settembre 1982, integrata dalla legge regionale n. 24 del 24 dicembre 2008.

I compiti principali di un'area naturale protetta sono la conservazione delle risorse naturalistiche e la tutela della biodiversità, fortemente minacciate dalle attività umane e dal cambiamento climatico. Questi difficili ma importantissimi compiti nascono non solo dal fatto che vivere in un ambiente sano sia un diritto, il diritto alla salute che noi tutti abbiamo, ma soprattutto dalla responsabilità, di cui siamo tutti investiti, di operare in modo che anche le generazioni future possano mantenere il godimento dello stesso diritto.

Per questi motivi è necessario creare un quadro regolamentare chiaro e lineare per chiunque operi all'interno del territorio, lo prevede la normativa regionale: per questo l'Ente ha avviato un percorso condiviso per la redazione dei due strumenti più importanti per la gestione sostenibile ed efficace del territorio: il Piano dell'area protetta ed il relativo Regolamento.

Per la loro redazione è stato attuato un importante processo d'indagine territoriale e sociale che tenesse conto delle esigenze di chi opera o abita nell'area protetta, della normativa vigente e, come detto, di quello che è il compito principale di una Riserva, ossia la miglior conservazione possibile dell'ambiente a vantaggio delle generazioni future.
Tali indagini si sono basate sulle analisi effettuate da un apposito gruppo di lavoro, composto da esperti con una grande esperienza nella redazione dei Piani, supportati dalla profonda conoscenza del territorio del personale dell'Ente. Esse hanno cercato di mettere in luce le molteplici risorse naturalistiche, paesaggistiche e culturali presenti nel territorio da proteggere e, in alcuni casi, valorizzare.
Questo lungo e attento processo di indagine è stato condotto senza trascurare le istanze sociali di chi abita nell'area o attorno ad essa, nonché quelle economiche di chi vi lavora, ad esempio nel settore agricolo o turistico. Il compito specifico di questi strumenti è infatti quello di chiarire quali sono le azioni e le direttive da seguire per conciliare le esigenze di tutela ambientale, di salute e sicurezza pubblica con un corretto uso del territorio.
Alla redazione del piano sono stati chiamati a collaborare sia le Amministrazioni locali che i cittadini, in un processo condiviso e partecipato che ha previsto una serie di incontri pubblici.

Il percorso di confronto e partecipazione con esponenti delle comunità locali, ha visto come obiettivo primario quello di portare all'adozione del Piano e del Regolamento dell'Area protetta, con il Decreto Commissariale n°5 del 13/11/2023.
Per la redazione dei due strumenti è stato selezionato, a seguito di una gara pubblica condotta con il supporto degli ufiici amministrativi della Provincia di Viterbo, un raggruppamento temporaneo composto da professionisti esperti nelle diverse discipline, qualificati a livello nazionale attraverso numerose esperienze analoghe di pianificazione ambientale e paesaggistica.

Il Piano, una volta adottato, viene sottoposto nuovamente all'attenzione pubblica per eventuali "aggiustamenti" che tengano conto delle osservazioni inviate da tutti i portatori di interesse e, in seguito, inviato alla Regione Lazio per l’istruttoria definitiva e la successiva approvazione.

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